Come avrebbe titolato Vittorio Feltri?
Un Vittorio Feltri d’annata avrebbe titolato: “Cercano il morto”. Altri tempi, altri giornali, altro clima. Berlusconi al governo, Sergio Cofferati porta in piazza milioni (tre? uno?) di persone e Vittorio Feltri su Libero menava la danza.
Ci è tornato in mente riflettendo sul comportamento della questura di Torino in vista della partita di Coppa Italia di domani Juventus-Napoli in programma a Torino. Al momento, il settore ospiti è chiuso. E fin qui, siamo nella norma. Il punto è un altro. La vendita dei biglietti per la partita è tuttora libera. Accessibile a chiunque non risieda in Campania, anche se sprovvisto di tessera del tifoso. Quindi, ci saranno tanti sostenitori del Napoli provenienti da varie città d’Italia.
Scelta dei tutori dell’ordine pubblico
Il presidente del Napoli Club Bologna Maurizio Criscitelli da giorni ha allertato questura, prefettura, Viminale, sul pericolo di avere tifosi del Napoli e tifosi della Juventus a stretto contatto allo Juventus Stadium. Torino non è Madrid, dove i tifosi del Napoli hanno assistito alla partita gomito a gomito con i madrileni.
È paradossale, per non usare altro termine, che i tutori dell’ordine pubblico preferiscano agevolare situazioni potenzialmente pericolose anziché disporre l’apertura del settore ospiti per tutti quei tifosi del Napoli che altrimenti sarebbero disposti in diversi settori dello stadio. Non sarebbe l’unico modo per evitare tafferugli?
Lo capirebbe anche un bambino di cinque anni. Ed è questo il motivo che ci ha condotto a pensare a cosa avrebbe scritto Vittorio Feltri in una simile situazione. Noi non arriviamo a tanto, naturalmente. Ma non possiamo immaginare che i tutori dell’ordine pubblico abbiano deciso di andare incontro a un simile rischio. Eppure, a poco più di 24 ore dalla partita, il settore ospiti dello Juventus Stadium resta chiuso. Sarebbe assurdo trasformare una serata di calcio in una di cronaca.
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