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Torino, suicida capo degli ultrà della Juve: è giallo

TORINO – Un’inchiesta che intreccia tifo e malavita organizzata, a Torino, rischia di avere una clamorosa evoluzione dopo che uno dei leader degli ultrà bianconeri si è suicidato, buttandosi da un viadotto dell’autostrada all’indomani del suo interrogatorio come testimone davanti ai pm. La squadra mobile che conduce le indagini non ha dubbi sulla dinamica: Raffaello Bucci, detto Ciccio, quarantenne di San Severo, che da un anno era diventato consulente per la sicurezza della biglietteria Juve, giovedì pomeriggio ha accostato con la sua auto lungo il viadotto dell’autostrada Torino-Savona, e si è buttato. Il giorno prima era stato sentito dal magistrato di Torino Monica Abbatecola come testimone nelle indagini che hanno portato, lunedì scorso, all’arresto di 18 persone accusate di associazione mafiosa. Tra quelli dei presunti boss e malavitosi spicca il nome di Fabio Germani, storico capo ultrà bianconero. E nelle carte dell’indagine compare anche il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, che non è indagato.

La polizia sta cercando di ricostruire tutti i movimenti e i contatti di Raffaello Bucci nelle ultime ore, prima del suicidio. Non è stato trovato né un biglietto né un messaggio e nessuno sa dare una spiegazione al suo gesto. Al contrario, quelli dell’entourage Juve, che lo conoscono, raccontano che era molto gratificato per il nuovo incarico fiduciario che gli era stato dato dai dirigenti della squadra. La sola ombra che segna la sua vita negli ultimi tempi è la scomparsa della madre. Ma gli investigatori sospettano che possa esserci un legame tra la sua morte e la vicenda per la quale è stato convocato in procura. Dal verbale della sua deposizione risultano incertezze e contraddizioni. E non si esclude che qualcuno lo abbia avvicinato per conoscere il contenuto dell’interrogatorio. Forse un incontro così sconvolgente da spingerlo a farla finita.

Il tentativo di infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle tifoserie organizzate era già stato raccontato nell’inchiesta San Michele. E ripreso pochi giorni fa da Roberto Saviano sul suo blog: “Alcuni boss sarebbero partiti in aereo dalla Calabria alla volta di Torino per assistere gratis, allo stadio, il 5 aprile 2006, a Juventus-Arsenal”. “Fummo accolti da un ragazzo che ci consegnò i biglietti in una busta – è scritto nelle carte – non pagammo”. Sette anni dopo, la scena si ripete. Questa volta è il capo ultrà Fabio Germani che ritira il pacco di biglietti alla reception dell’hotel dove la squadra si ritira prima delle partite. Sono per il boss Rocco Dominello, che cerca ticket da rivendere per l’incontro Real Madrid-Juve del 23 ottobre 2013. A farglieli recapitare al Principi di Piemonte è Giuseppe Marotta in persona. Raccomandata la “massima riservatezza”. Qualche tempo dopo, i tre si incontrano in un bar della città. Questa volta Rocco Dominello chiede a Marotta di organizzare un provino per un giovane calciatore figlio dell’amico Umberto Bellocco, del clan di Rosarno. “L’incontro avviene il 15 febbraio 2014 – scrive il gip Stefano Vitelli nell’ordinanza – presso il bar Dezzutto
(un tradizionale punto di ritrovo dei dirigenti della squadra, ndr) tra Rocco Dominello, Fabio Germani e Giuseppe Marotta”. E l’appuntamento viene seguito dai poliziotti, che intercettano un giro di email per organizzare il provino. Ma il giovane Bellocco non sarà mai ingaggiato.

 

Fonte:repubblica.it

Maglia SSC Napoli 2016/2017: Novità 3 Sponsor e senza cuciture

Maglia SSC Napoli 2016/2017:

Novità 3 Sponsor e senza cuciture

 

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La nuova maglia maglia del Napoli per la stagione 2016/17.

Si chiama Kombat Skin e per i giocatori sarà come una seconda pelle. Priva di cuciture e di un colore leggermente più intenso rispetto alla divisa della scorsa stagione. La vera novità è il quarto sponsor che è presente sul retro delle maglie: Kimbo. 

Week-end in ritiro della SSC Napoli: ULTIMI POSTI DISPONIBILI

ULTIMI POSTI DISPONIBILI

Parma Partenopea organizza un week-end presso Dimaro, sede del ritiro della SSC Napoli! Tale iniziativa si terrà nei giorni di sabato 16 e domenica 17 luglio 2016. Ecco il programma di massima:

– Partenza da Parma sabato 16 luglio primo mattino
– Sistemazione in struttura alberghiera (B&B)
– Visione allenamenti mattutini e pomeridiani
– Domenica 17 luglio visione allenamento mattutino
– Domenica pomeriggio escursione nella Val di Sole
– Rientro a Parma nella serata di domenica 17 luglio

TERMINE ULTIMO PER LE ADESIONI:   30 GIUGNO 2016.

Potete contattarci per informazioni ed aderire semplicemente facendo riferimento ad uno dei seguenti contatti indicati sul seguente link:  CONTATTI
L’iniziativa sarà organizzata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

E’ morto Bud Spencer: “Italiano?…..No sono Napoletano!”

E’ morto oggi pomeriggio l’attore Bud Spencer alias Carlo Pedersoli. Aveva 86 anni. Lo ha annunciato il figlio Giuseppe Pedersoli: “Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata ‘grazie”.

Era nato a Napoli il 31 ottobre 1929.

Per tutti era il gigante buono che menava sganassoni sempre in coppia con l’amico Terence Hill. L’omone barbuto degli spaghetti western degli anni ’70, quelli che hanno conquistato generazioni di ragazzini innamorati dei due scanzonati protagonisti di Lo chiamavano Trinità. Ma Carlo Pedersoli, classe 1929, per tutti Bud Spencer, morto questa sera in un ospedale romano, è stato in realtà protagonista di una carriera lunga e poliedrica nella quale, accanto ai film più popolari, c’è stato spazio per il thriller (diretto da Dario Argento in Quattro mosche di velluto grigio), per il cinema d’autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani.